Nonna ti faccio la festa
Il 2 ottobre si celebra la Festa dei Nonni, in onore agli angeli custodi, quale simbolo di protezione e saggezza.
Nella stessa data ricorre anche la Giornata Internazionale della Non Violenza, per promuovere la cultura della pace, la tolleranza, la comprensione.
Quanta pazienza ci vuole per capire figli e genitori, e non sempre ciò avviene in modo pacifico, bonario, indulgente.
Nella mia volta celeste ultimamente non volteggiano angeli bensì droni che sorvolano i meandri della coscienza lampeggiando a intermittenza.
- Sei una madre negligente. Sei una madre tossica. Sei una nonna nociva. Sei una madre e una nonna pessima. -
Improvvisamente ti cade il cielo in testa.
E scopri dopo quasi mezzo secolo di vita, che non hai mai voluto bene ai tuoi figli, non hai mai fatto sacrifici per loro, non hai mai fatto rinunce, non li hai mai accuditi, curati ed amati.
Sei Erode che odia il bambini.
Giammai una parola prima, un muro di gomma su cui rimbalzava ogni tentativo di dialogo e comunicazione. Complici omertosi e mafiosi.
Un giorno tornai a casa dal lavoro e mi ritrovai la cameretta svuotata e scritto sopra un pezzo di carta strappato: ho bisogno di staccare. Oltre ai vestiti e pupazzi, furono portati via anche gli album di loro piccoli incluso quello del mio matrimonio.
Azzerati ricordi e memoria, reset.
Ma da mamma nonostante tutto dopo qualche tempo ho ristabilito il contatto e tutto pareva passato.
Un figliolo invece se ne andò a vivere in altra regione per questioni di cuore e sebbene lasciasse la madre sola con la sorellina, non fu trattenuto o ricattato affettivamente per restare.
Eppure fu accolto al ritorno da figliol prodigo.
Ora si riempiono la bocca di vocaboli quali tossicità, son tutti tossici: tossico il compagno tossica la madre tossica la figlia della sorella, la famiglia dei Gobbon!
Ulteriore locuzione politicamente corretta: inclusività. Si pretende che dopo quarant'anni che lo chiami Angelo d'acchito devi interpellarlo come Angela. A saperlo prima lo battezzavo Andrea così risolta alla radice la questione di genere.
Il paradosso è che codesti alieni li ho creati io!
Ed adesso mi si rivoltano contro con tutti i sacri dogmi. Abbandonati Marx e il Capitale, rispolverati Freud e Jung, il rosso sole dell'avvenire mi si colora di arcobaleno. L'impronunciabile tendenza da seguire dell'universo Lgtbqechitemmuort!
E mi tocca pure auto censurarmi, per amore della mia nipotina, poichè puoi esprimerti solo in linguaggio politicamente corretto.
Il conformismo di sinistra denunciato da Pasolini.
Proprio io, che ho sempre lottato in difesa della libertà d'espressione, che ho rifiutato un incarico da giornalista lontano da casa perchè un posto di lavoro sicuro mi garantiva il mantenimento dei miei figli, quando il padre non contribuiva economicamente, e non volevo farmi detestare da loro allontanandoli da lui.
Già, non volevo farmi odiare, e l'amaro bilancio è il medesimo.
Ma si sa - come pontificano le nuove generazioni - che le mamme dicono solo stronzate.
Si dovrebbe tornare bambini, a ritrovare la spontaneità e naturalezza dell'infanzia. Viceversa, oggidì sono tutti perenni adolescenti irrisolti alla ricerca del genitore perduto.
Domando alla mia nipotina come è stato il ritorno a scuola.
Mi risponde che è andato benissimo, che i suoi compagni di scuola l'hanno accolta abbracciandola e quando ha mostrato lo squarcio della ferita hanno esclamato: ma che brutto!
Ecco, forse basterebbe sedersi attorno ad un tavolo guardandosi negli occhi a dirsi: ma che brutto! Eppoi riabbracciarsi e dirsi: che bello!
Fare la festa - non alla nonna - ma con la nonna.
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