La memoria del pesce rosso
Quando ero piccola avevo due pesci rossi.
Mi divertivo ad osservarli col naso a patata schiacciato sul tondo della boccia sino a ridurlo a gnocchetto.
Un giorno scoprii che uno dei due pesciolini era divenuto bianco e cominciai a gridare.
Nonna il pesce ha cambiato colore!
La nonna accorse e mi spiegò che si era ammalato di uno strano fungo, probabilmente causato dallo scarso ricambio d'acqua e che sarebbe stato difficile salvarlo.
- Allora nonna il pesciolino morirà? - domandai con un filo di voce già rotto dal pianto.Non lo so piccina, proviamo a cambiare spesso l'acqua ed a purificarla con un disinfettante, magari il pesce si riprenderà, ora dobbiamo evitare che anche l'altro pesciolino si ammali e diventi bianco.
Dopo qualche giorno di questa cura, un triste mattino ritrovai il pesce bianco a pancia all'aria, galleggiante a filo d'acqua.Quello rosso invece guizzava arzillo incurante del fratello morto.
La nonna mi consolò, coccolandomi e spiegandomi.Vedi piccola è vero che abbiamo perso un pesciolino, ma abbiamo salvato l'altro, adesso gli compriamo una vasca più grande affinchè circoli meglio il flusso dell'acqua, e gli troviamo un nuovo compagno di giochi.
Morale della storia: sei ancora in tempo, puoi scegliere e decidere se essere un pesce bianco o rosso...
E cambiare l'acqua in cui nuoti.
- Puoi tranquillamente attribuire a me la colpa del novanta per cento circa di tutti i tuoi guai, problemi, frustrazioni, sfighe e catastrofi. Per il restante dieci per cento prenditela con Maastricht. - (Lella Costa)
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