Il giorno della marmotta

Dicembre 2007

Oggi festeggi ventotto anni.

Quanto tempo trascorso da allora.

Una giovane mamma che scambiavano per sorella.

Distante e presente.

Volendoti un mondo di bene.

Si sbattono in faccia portoni.

Si scavano segrete tane.


Gennaio 2008

L'Epifania ogni festa si porta via, ma non la mia auto ammaccata proprio nel giorno della Befana.

Non ho vinto alla lotteria di Capodanno ma in compenso ho rinnovato il prestito con la finanziaria, carbone e zuccherino agli italiani.

Ma cosa buona è quel figliolo che tacito sorprende.

Lasciando tra le pagine del libro in dono sul mafioso Provenzano, non il pizzino bensi' una carta prepagata natalizia.

Amorevole omaggio all'orgoglio materno.

In questo strano mondo all'incontrario.

Ove ormai sono i figli a riempire la calza ai genitori.


Settembre 2009

Reggo male l'emozione.

Mi prende un nodo e devo fuggire.

Talvolta in bagno, talora all'aria aperta.

E respirare profondamente, lentamente.

E' accaduto al matrimonio di mio figlio.

Forse ho rivisto in lui me stessa.

O sentito mia madre sulle note dell'Ave Maria.

Oppure quel distacco, l'abbandono, che detesto.

In fondo l'esistenza è costellata da partenze e dipartite.

Cosa augurarmi per il prossimo ciclo della vita?

Di ritrovarmi sulla soglia d'una porta socchiusa.

O di innamorarmi nel mio silenzio, da lontano.

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