Quale libellula

Oggi quando sei giunta avevo in serbo per te una piccola sorpresa.

Il castello di Frozen da costruire coi mattoncini Lego.

Così finalmente ti ho rivista giocare.

E più tardi daccapo hai voluto fare il trenino cantandone la canzoncina.

Poi ridendo quando in bagno mi hai domandato come riuscissi a farmi la doccia con lo stendino dentro, ovviamente removibile!

Insomma pian piano stiamo ritornando alle nostre vecchie abitudini d'un tempo.

Finalmente sei di nuovo serena.

Mi hai raccontato che presto accoglierai altri due micetti, stavolta a casa della mamma.

Nel pomeriggio è venuta a prenderti tua madre.

Non ci guardavamo quasi in faccia, non so se per imbarazzo o altro.

Anche il dialogo era stentato.

Qualcosa si è rotto, spezzato.

Forse la sua attuale famiglia allargata le colmerà il senso di vuoto.

A me lo stai riempiendo tu.

Non ti domando niente della mamma e nemmeno tu ne parli.

Dimodochè non ci sbagliamo entrambe.

Conservo nel cassetto i tre biglietti prenotati da tempo per lo spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio di Frozen.

Chissà se ci andremo insieme, a codesto punto.

Io e te certamente, poi la mamma deciderà per sè.

Anche a Natale non ho idea di che faremo, se ci ritroveremo come tutti gli anni passati, o se proseguirà l'esilio ed il confino. 

Comunque abbiamo ancora tempo per pensarci.

Tutto sommato è stata una giornata lieta, tranquilla, rilassante.

Lieve quale l'equilibrato volo d'una libellula.

- Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore. - (Lezioni americane, Italo Calvino)








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