Batticuore al museo
Ringraziamo il Cielo.
Mi hai raccontato d'essere stata al cimitero a trovare la nonna, la prossima volta vuoi portarle delle lucine, poi hai aggiunto che la mamma ha pianto ma che era la tua nonna e non la sua.
Entrata nella mia camera hai esclamato che avevo un bel letto, suppongo ti riferissi alle coperte perchè ormai lo conosci, ma è tanto che non ci dormi più e difatti hai espresso il desiderio di dormirci ancora.
Mi hai narrato del tuo strano sogno raccomandando di non rivelarlo ai tuoi genitori, considerato che ti baciavi con un compagno di scuola ma eravate già grandi, nel futuro come mi hai spiegato.
Abbiamo giocato a Scale e serpenti e alla torre di gravità.
E ripetuto il rituale del trenino per andare in bagno, con te che cantavi a squarciagola la filastrocca.
Ti ho ricordato che tra pochi giorni andremo a vedere lo spettacolo di Frozen sul ghiaccio, mi hai confidato che avresti piacere che venisse pure la mamma, infatti da tempo avevo i tre biglietti ma non dipende da me e mi spiace.
Anche a teatro andremo noi due sole tuttavia ci divertiremo comunque.
Mi hai raccontato che sei andata in gita con la scuola al museo e vi hanno illustrato i colori antichi, il rosso, il nero, l'oro...
Successivamente hai riferito alla mamma quando è venuta a prenderti che il maestro al museo si era messo a piangere.
E tua madre preoccupata che stesse male ha risposto che avrebbe domandato agli altri genitori.
Ma tu con tono serio hai asserito che loro non potevano saperne niente siccome soltanto i bambini c'erano con lui.
In effetti di sovente i genitori non conoscono tutto dei loro figli.
Proprio per questo possono rendersi utili persino i nonni.
Se solo si avesse la pazienza di ascoltarli.
Entrambi, nonni e nipoti.

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